Previous report La Stampa - Friday, July 5, 1895
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Com'è conciato Qsear Wilde
il poeta inglese imprigionato.

Scrivono all'Écho de Paris:

« Ho riveduto Oscar Wilde questa mattina nel prato della prigione in cui è detenuto per circa due anni ancora.

« Notizie allarmanti avendo circolato in proposito della salute del prigioniero, l'Amministrazione autorizzò due medici ad assicurarsi de visu, ma solamente de visu, dello stato di Oscar Wilde. Qualche membro della Stampa potè unirsi a quei pratici, di cui uno era stato designato dalla famiglia stessa del prigioniero, alla condizione che nessuno di noi avrebbe tradito la propria presenza, si che il prigioniero potesse esserne avvertito.

« Due fischi partirono dall'antro nero. Un nomo apparve, uscendo a poco a poco da quell'ombra, arrivando dolcemente nella luce, con un passo lento, senza rumore. Egli aveva nei piedi le sole calze, recando gli zoccoli nella mano sinistra. La mano destra era appoggiata ad nna rampa di ottone. É Ini?

« Noi scorgiamo debolmente lo scorcio delle sue spalle, il disegno del suo berretto. Infine egli giunge all'ultimo gradino, depone a terra i suoi zoccoli che egli calza e scende nel prato. Altro fischio. La porta si richiude.

« È Wilde.

« Nel suo primo movimento agli si stirò, tese le braccia; pei tolse il berretto. È Wilde, appena riconoscibile. Non ebe egli abbia molto dimagrito. L'ossatura ha conservato la sua potenza, le spalle la loro larghezza e la loro quadratura; il volume del ventre ha poco variato. Il viso stesso rassicurerebbe per nna apparenza di salute, malgrado la pallidezza giallastra che ha rimpiazzato i freschi colori rosei d'altri tempi.

« La trasformazione è tutta nella faccia e nel capo, schifosamente rasi, quasi calvi, per quella orribile tonsura della prigione, che riduce la testa di Wilde ad nn volume insignificante, di bambola o di animale, senza espressione.

How Qsear Wilde is tanned
the imprisoned English poet.

They write to the Écho de Paris:

“I met Oscar Wilde this morning on the prison lawn where he is being held for about two more years.

“Alarming news having circulated about the prisoner's health, the Administration authorized two doctors to make sure face-to-face, but only face-to-face, of Oscar Wilde's state. Some members of the Press could join those practitioners, one of whom had been designated by the prisoner's own family, on the condition that none of us would betray his presence, so that the prisoner could be warned.

“Two whistles went out from the black cavern. A name appeared, gradually coming out of that shadow, arriving smoothly into the light, with a slow, noiseless step. He only had stockings on his feet, with clogs in his left hand. The right hand was resting on a brass ramp. Is it Ini?

“We faintly see the glimpse of his shoulders, the design of his cap. Finally he reaches the last step, places his hooves on the ground, which he puts on and goes down into the meadow. Another whistle. The door closes.

“It's Wilde.

«In his first movement he stretched himself, stretched out his arms; pei took off his cap. It's Wilde, barely recognizable. He didn't lose much weight. The skeleton has kept its power, the shoulders their width and their squaring; the volume of the belly has changed little. The face itself would reassure for an appearance of health, despite the yellowish paleness that has replaced the fresh rosy colors of yesteryear.

«The transformation is all in the face and head, disgustingly shaved, almost bald, due to that horrible prison tonsure, which reduces Wilde's head to an insignificant volume, of doll or animal, without expression.

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